Nel calcolare il costo di un trasloco bisogna tenere conto di alcune variabili, come ad esempio la destinazione da raggiungere e il volume di cose da trasportare.
In Italia sempre più persone lasciano la propria città per raggiungere una nuova destinazione. Questi spostamenti, spesso giustificati da motivi di lavoro o di studio, comportano un brusco stravolgimento della propria routine, tant’è vero che il trasloco è considerato uno degli eventi più stressanti di sempre.
A preoccupare non è solo il cambiamento delle proprie abitudini ma anche il costo del trasloco, il più delle volte difficile da definire in quanto variabile in base a diversi fattori. Proviamo a rivederli insieme.
Principali fattori del costo di un trasloco
Partiamo dal presupposto che assumere un’impresa di traslochi è la scelta più idonea quando si deve organizzare un trasloco. I professionisti, infatti, dispongono di attrezzature adatte al trasporto di mobili e scatoloni, in ogni tipo di circostanza, dunque anche in presenza di spazi limitati.
Tuttavia i prezzi non sono fissi: per avere le idee chiare è sempre meglio ottenere diversi preventivi e scegliere quello più soddisfacente in termini di qualità-prezzo.
Se devi trasferirti da una città all’altra, e stai cercando di capire quali sono le spese da considerare, non perdere i passaggi seguenti: stiamo per elencare i principali fattori che incidono sul prezzo finale di un trasloco.
Distanza da percorrere
Per calcolare il costo di un trasloco bisogna innanzitutto considerare i km da percorrere. Maggiore è la distanza tra le due città, maggiore sarà il costo del gas e del tempo di manodopera.
Volume delle cose da spostare
Il volume del trasloco, ovviamente, influenzerà in modo notevole il preventivo finale. Per attenuare le spese è consigliabile riorganizzare gli ambienti e liberarsi delle cose che non si utilizzano più: in questo modo ci saranno meno carichi da maneggiare.
Stagione
Un’altra valutazione da fare riguarda il periodo in cui si sceglie di traslocare. A questo proposito, ricordiamo che se si vuole risparmiare un po’ di soldi conviene approfittare del periodo invernale, anche se a causa degli impegni scolastici dei figli, non sempre questa scelta è possibile.
Accessibilità
La presenza di ostacoli importanti, come una scala stretta senza ascensore, farà lievitare senza dubbio il prezzo finale del trasloco, poiché richiederà uno sforzo maggiore rispetto allo svuotamento di un piano terra.
In una circostanza del genere, potrebbe essere necessaria la presenza di un’autoscala con cui far scendere tutto dal balcone o dalla finestra. È un servizio che risulta particolarmente utile, ma va considerato che richiede spesso il pagamento di una tariffa extra.
Quali voci deve includere un preventivo di trasloco?
Affinché sia chiaro e trasparente, il preventivo di un trasloco deve specificare le seguenti voci:
- I giorni necessari per effettuare il trasloco;
- Il prezzo a giornata o al mq;
- Eventuali oneri extra per il coinvolgimento di automezzi;
- Costi di imballaggio e di smaltimento materiali;
- Costi di smontaggio e di rimontaggio;
- Se previste, le spese inerenti alle coperture assicurative;
- Numero di addetti coinvolti.
Quando si spende per un trasloco: alcuni esempi
Una volta chiariti gli elementi che incidono maggiormente sul costo di un trasloco, vediamo alcuni esempi concreti:
- Costo trasloco da Milano a Roma da 800€ a 1300€;
- Costo trasloco da Torino a Napoli: da 900€ a 1500€;
- Costo trasloco da Genova a Savona: da 500€ a 700€;
- Costo trasloco da Bologna a Firenze: da 500 a 800€.